dal 14 MAGGIO 2002 al 24 MAGGIO 2002

Loggiato di San Giovanni in Monte e Aula Giorgio Prodi

Lo studente che ci guarda è stato fotografato da un compagno. Le parti potrebbero scambiarsi come in un gioco senza gerarchie. Del gioco, queste immagini hanno la vivacità e leggerezza incantata ed anche le regole, quelle tecniche della fotografia, e le altre, appartenenti al mondo fresco e nuovo dei giovani, alla condizione e identità studentesca. Questi giovani fotografi non sono professionisti della “civiltà delle immagini”, non coltivano estetismi e calligrafie aggressive per utopie messianiche, raccontano con vivezza intellettuale e candida verità gli usi e costumi della comunitaria condizione studentesca. Sono studenti ansiosi di ritrovarsi, hanno assimilato con questa mostra l’essenza della loro tradizione comunitaria fotografando l’ideale statuto della loro società in movimento.

Accolta con gioia dalla Sezione Fotografica dell’Archivio Storico per il Museo degli Studenti e della Goliardia, queste fotografie assumono un ruolo e funzioni insostituibili. Raccontano quello che gli scritti non colgono e non riescono a dire.

Guardare queste immagini, tenere ed ostinate nel descrivere, ci aiuterà a comprendere i desideri e i bisogni dei nostri studenti con la stessa lettura affettuosa da loro adoperata per scrutarsi, consapevoli destinatari e protagonisti del lavoro universitario. Guardarle vorrà anche dire per noi tutti ripensare alla giovinezza e ritrovarla nelle sue amicizie, devozioni e sentimenti di appartenenza.

La mostra, promossa da tutto l'Osservatorio sulla Comunicazione Sociale, si è inaugurata il 15 maggio 2002 nel loggiato di San Giovanni in Monte e nell'Aula Giorgio Prodi. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento Discipline della Comunicazione e l'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bologna.

Mostra curata da Giulia Zappa e Michela De Falco.

I ritratti dei ragazzi partecipanti alla mostra sono di Mario Rebeschini.