Microscopio ottico a luce riflessa (30X): il positivo alla gelatina a sviluppo presenta un aspetto granuloso, più o meno compatto e uniforme, proprio della gelatina. In alcuni punti è possibile distinguere dei granuli più chiari dovuti ad una maggiore concentrazione di argento. Contrariamente all'albumina non si possono distinguere le fibre della carta per la presenza dello strato di barite interposto tra l'immagine e il supporto primario. Figure 1, 2
Figura 1: Toscana I 135 | |
Figura 2: Emilia - Romagna 219 |
Microscopio elettronico a scansione ingrandimento 100x: anche con un ingrandimento maggiore non è possibile distinguere le fibre della carta, ciò che invece si nota sono delle piccole macchie più chiare determinate da una maggiore concentrazione di argento. Figura 3
Ingrandimento 500x: nella sezione di un positivo alla gelatina a sviluppo si possono distinguere tre strati, il primo strato granuloso corrisponde alla gelatina, il secondo più spesso e chiaro composto da barite ed infine le fibre della carta. Figura 4
Figura 3: Emilia - Romagna 219 | Figura 4: Emilia - Romagna 219 |
Microanalisi: l'EDS rappresenta la microanalisi limitatamente allo strato di barite per stabilire di quali elementi è composto lo strato più chiaro posto in evidenza dall'ingrandimento a 500x. Dall'analisi risulta un'alta concentrazione di bario e di zolfo, quindi solfato di bario che costituisce lo strato di barite. Figura 5
L'EDS rappresenta la microanalisi limitatamente allo strato di gelatina da cui emerge che la concentrazione di argento è maggiore di quella dell'albumina. Figura 6
Figura 5: Emilia - Romagna 226 | Figura 6: Emilia - Romagna 226 |
Emilia - Romagna 226 |