Entrambi iscritti all'Università di Bologna durante la Seconda guerra mondiale, furono combattenti in formazioni partigiane e persero la vita nel corso del conflitto.
Giosue Sabbadini, studente di Ingegneria industriale all'Alma Mater, partecipò alla lotta partigiana nelle formazioni di Giustizia e Libertà come membro del Comando unico militare Emilia-Romagna. Arrestato durante una retata che coinvolse i principali elementi di Giustizia e Libertà, fu condannato a trent'anni di reclusione dal Tribunale speciale straordinario di guerra e trasferito al campo di internamento di Bolzano e poi a Mauthausen, dove morì il 28 febbraio 1945.
Iscritto a Ingegneria mineraria, Giuseppe De Bernardientrò dopo l'8 settembre 1941 nella divisione Garibaldi e venne inviato nei Balcani. Morì il 23 gennaio del 1944 a Vrbica, in Montenegro, per le ferite riportate combattendo contro l'esercito tedesco. Per l'eroismo dimostrato venne insignito della Medaglia d'argento al Valor Militare.
Per approfondimenti