Il 20 aprile 2012 l'architetto giapponese Tadao Ando, su invito dell'Università di Bologna e della Fondazione Isabella Seràgnoli, ha tenuto, in Aula Magna S.Lucia, una conferenza dal titolo "La responsabilità dell'architettura". Tadao Ando (Osaka, 1941) è, da molti anni, tra le figure di maggior spicco nel ristretto circolo di architetti operanti su scala mondiale oggi comunemente definiti come "archistar". Studente svogliato per sua stessa ammissione, apprendista falegname che, a quattordici anni, costruisce una casa in legno di ventitré metri quadrati, camionista e boxeur secondo l'aneddotica, Tadao Ando persegue la sua formazione architettonica da autodidatta, estraneo a scuole e accademie, alimentandola soprattutto di viaggi intercontinentali alla scoperta tanto dei Maestri del Novecento, Le Corbusier prima di ogni altro, quanto delle grandi architetture storiche, con una particolare passione per l'Italia. A livello internazionale, Tadao Ando ha lavorato in Europa progettando il Padiglione del Giappone all’Expo di Siviglia (1992) e l'edificio per i seminari di Vitra. Ha firmato lo "spazio per la meditazione", piccolo annesso della sede dell’UNESCO a Parigi, e nel 2010 l’edificio per esposizioni nella tenuta Château La Coste non lontano da Aix-en-Provence. Ha costruito la Langen Foundation/Hombroich a Neuss e negli Stati Uniti, tra il 1994 e il 2010, ha progettato due musei: la Fondazione Pulitzer a St. Louis e il Modern Art Museum a Fort Worth (Texas). Al termine della conferenza è previsto un omaggio musicale affidato alla voce del soprano Ryoko Kashima accompagnata da maestro Fabius Constable (arpa celtica) insieme ai solisti della Celtic Harp Orchestra che eseguiranno alcuni ‘Haiku’ tratti dai testi poetici della grande tradizione culturale giapponese.

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