foto_07.jpgEstratto da un articolo de L’Unità del 18 aprile 1961: “Con l'inaugurazione ufficiale avvenuta nel pomeriggio di sa­bato presso la Facoltà di Eco­nomia e Commercio della no­stra Università, del Centro mec­canografico dell'Istituto di sta­tistica dotato di un impianto a schede perforate e di un cal­colatore elettronico, Bologna pone la sua candidatura a ca­pitale della cibernetica. Tre poderosi cervelli sono difatti già in funzione nella nostra città. Abbiamo il cervello elet­tronico della Facoltà di Inge­gneria; il «cervellone», dicia­mo così, nel Centro di calcolo del C.N.E.N., impegnato nella soluzione di problemi scienti­fici di natura nucleare; e que­st'ultimo, chiamato «elaborato­re elettronico Gamma ET» di «classe media» fornito dalla Olivetti Bull.

Si tratta di macchine prodi­giose, capaci di svolgere calcoli complicatissimi in pochi secon­di. Il nuovo elaboratore elet­tronico «Gamma ET», grazie alla sua notevole capacità di memoria che i tecnici definisco­no a «tamburo magnetico», ha dunque, la possibilità di com­piere calcoli sommamente com­plessi a grande velocità. Lavori che richiedevano mesi e mesi possono oggi essere sbrigati in poche ore. Per avere un'idea di questa rapidità di calcolo occorre dire che il tempo im­piegato per un'operazione ele­mentare è di 142 microsecondi; il che equivale ad oltre 7000 addizioni al secondo….”