Con la prima convenzione del 1899 fu provveduto alla costruzione ex novo degli Istituti di Fisica, di Anatomia umana normale e patologica e di Mineralogia in Via Irnerio, ad alcuni ampliamenti e sistemazioni nell’istituto di Fisiologia a Porta Zamboni, alla costruzione di aule di lezione nel Policlinico di Sant'Orsola, ad ampliamenti nella Clinica Chirurgica ed alla costruzione ex novo di cinque Padiglioni comunicanti fra loro per la Clinica Oculistica. Fra i nuovi fabbricati sono particolarmente notevoli, sotto l’aspetto edilizio, quelli di Fisica e di Anatomia che, sebbene eretti sotto la direzione del Genio Civile, furono ispirati, ad opera del Comitato per Bologna storico-artistica e di Alfonso Rubbiani, all'architettura quattrocentesca bolognese in cotto. [Ghigi, A., Lo sviluppo edilizio dell'università di Bologna, Roma, Fratelli Palombi, 1941, p. 5, 6]. L’Istituto di Fisica “Augusto Righi” (Via Irnerio n. 46) prese definitivamente la Sede attuale il 12 aprile 1907 col giubileo scientifico di Augusto Righi allora suo Direttore. Una nuova aula è stata costruita in prolungamento dell’ala di levante dell’istituto lungo la Via Filippo Re. Può contenere 700 persone, di cui 500 sedute. Essa è stata costruita in poco più di tre mesi ed inaugurata il 18 ottobre XV colle Celebrazioni del II Centenario della nascita di Luigi, Galvani e del Congresso di Fisica, Radiobiologia e di Biologia Sperimentale. I locali del semisotterrato sono adibiti a spogliatoi e laboratori e agli impianti igienici. L’aula di ml. 17x16 ha il soffitto in legno compensato sostenuto da capriate pure di legno indipendenti da quelle del coperto. Ha due cabine di proiezione, di cui una, mobile con meccanismo di sollevamento a canocchiale, ha i comandi elettrici ed è graduabile. Due ampi locali antiaula consentono la preparazione del materiale da esperienza; in uno di essi è posto il quadro di comando delle batterie di accumulatori. Anche il vecchio Istituto è stato in gran parte restaurato e rimesso a nuovo; si è dimezzata l’aula di lezione ricavandone due laboratori e studi al piano rialzato ed un vasto locale per Radiotecnica al primo piano, seguendo in tutti i lavori le direttive dell’attuale direttore Prof. Quirino Majorana.

[Estratto da Relazione riassuntiva delle opere edilizie universitarie eseguite dall'inizio dell'era fascista, Bologna, Tip. De Il Resto Del Carlino, 1938, p. 23-24]