dal 24 GIUGNO 2004 al 30 OTTOBRE 2004

Aula Magna Santa Lucia

complimenti dottoreIn mostra sono esposti alcuni modelli di diplomi di laurea provenienti dalle raccolte del MeuS che documentano l’evoluzione grafica dei diplomi di laurea, sia bolognesi sia di altre università, dal XV secolo ad oggi.

Nelle antiche università il conferimento della laurea era un evento pubblico celebrato con grande solennità allo scopo di richiamare l’attenzione del mondo esterno. I privilegi legati al conferimento del dottorato, a cominciare dalla licentia ubique docendi, mutavano la condizione giuridica del laureato. Il viatico per questo cambiamento di status era riposto nella precisa liturgia di un rituale che ogni università perpetuava, generazione dopo generazione: la presentazione del laureando al collegio dottorale, l’assegnazione dei puncta, l’esame privato e quello pubblico.

Anche la proclamazione del neo-dottore obbediva ad un rituale rimasto inalterato per secoli: la consegna del libro, prima chiuso poi aperto, a simboleggiare l'accertata scienza del neo dottore; la berretta dottorale, simbolo dell'alloro, e l'anello, contrassegno delle nozze con la scienza.

Al certificato, approntato da un notaio dopo la verbalizzazione dell’esame da parte del priore del collegio, era confidato il possesso inoppugnabile del titolo dottorale. Il diploma di laurea era quindi un documento di primaria importanza di cui il neo-dottore amava far sfoggio per mostrare pubblicamente il raggiungimento di uno status superiore, sinonimo di alta cultura e di promozione sociale, che garantiva, anche a quanti non avevano potuto partecipare direttamente alla cerimonia, la legittimità del possesso di un titolo che apriva la strada a uffici, professioni, cariche distinte.