Descrizione: Insegna metallica del Sovrano Ordine delle Tre Palle Meridionali composta da uno scudo triangolare grigio profilato di bianco. Al centro uno stemma con cornice dorata e campo azzurro con le regioni meridionali nei colori rosso, verde e giallo che simboleggiano rispettivamente la Sicilia, la Calabria e la Puglia. Le tre regioni sono legate insieme da tre palle nere unite da una catena. Intorno all'immagine il motto “Sovrano ordine delle tre palle meridionali. Bononia”. Lungo i profili il motto: “Melius abundare quam deficere”
Data: 1963-1972
Tecnica: Metallurgia
Materiale: Metallo
Dimensione: 105 x 120 mm
Ambito culturale: Università di Bologna - Goliardia
Provenienza: Dono Paolo Forti, Bologna, 04-07-1996
Stato di conservazione: Ottimo
Inventario: inv. 312 buono 267 cat. III
Collocazione: Medaglie_0391_MEUS
Note Storico critiche: Il Sovrano Ordine delle Tre Palle Meridionali, balla goliardica degli studenti eridionali di Bologna, viene fondato all'inizio del secolo XX, per poi essere rifondato nel 1945; sospende la propria attività nel 1972 per poi riprendere nel 1995 ed essere riconosciuto dal SVQFO nel 1997. Il motto è “Melius abundare quam deficere”.
Stemma: composto da uno scudo perale in legno smaltato di nero, detto “goccia” in quanto la sua forma ricorda una goccia d'acqua capovolta. Nell'interno dello scudo vi sono alle sommità tre palle, rossa, verde e gialla che simboleggiano le tre regioni meridionali (Sicilia, Calabria e Puglia). Al di sotto delle tre palle si trova la Sublime Porta che affaccia su un minaretto svettante fiancheggiato da due palme e posato sulla parte superiore di una collinetta di forma fittonica.
Per ulteriori informazioni cfr.
http://www.iagi.info/ARALDICA/curiosita/goliardia/bologna/bologna_01.html
Tutti i materiali donati da Paolo Forti, salvo diversa indicazione, sono relativi al periodo 1963-1973, cioè all'ultimo periodo della Goliardia bolognese prima dei grossi sovvertimenti studenteschi che portarono alla fine di tutte le attività della Goliardia che si erano sviluppate nel dopoguerra.