L'inventario dei fascicoli degli studenti che frequentarono il Corso di perfezionamento per i licenziati dalle scuole Normali costituisce, per l'Archivio storico, una tappa particolarmente significativa nel lavoro di riordino e di approntamento dei materiali per quanti sono impegnati nello studio della storia del nostro Ateneo.
L'archivio del Corso di perfezionamento va segnalato all'attenzione degli studiosi per molteplici ragioni. Va detto innanzitutto che si tratta di un'esperienza didattica cessata e che ebbe una durata breve, circa vent'anni -dal 1905 al 1923-, ma non per questo di importanza trascurabile giacché, come segnalava già Tiziana Pironi nel suo studio sull'insegnamento della pedagogia a Bologna, si tratta in qualche misura del progenitore della attuale Facoltà di Scienze dell'educazione e costituisce altresì il precedente più significativo per la storia della formazione degli insegnanti e per la tradizione dell'insegnamento della pedagogia a Bologna.
Il Corso, che dipendeva dalla Facoltà di Lettere e filosofia, suscitò molte attese tanto che gli iscritti, inclusi i fuori corso, superarono in un'occasione le 1800 unità, incrementando del 30-40% il numero degli studenti dell'Ateneo di Bologna.
Al di là del rapporto numerico un altro elemento che sottolinea l'interesse di questa esperienza è costituito dall'incidenza delle presenze femminili: in un'università che si coniugava ancora al maschile -come peraltro avveniva ovunque- il Corso di perfezionamento, nel quale le donne giunsero a rappresentare fino all'80% degli iscritti, segnò una svolta decisa, squilibrando i tradizionali rapporti fra i due sessi dell'utenza studentesca.