Farmacia.jpgL'Archivio Storico dell'Università ha di recente promosso un'iniziativa di rilievo con la pubblicazione dell'elenco degli studenti laureatisi nelle varie facoltà bolognesi tra il 1860 e il 1930. L'indagine d'archivio ha portato alla luce, oltre ai nomi e ai dati tecnici relativi alla carriera degli studenti anche i titoli delle tesi discusse. Non si tratta solo di pura informazione, ma di una conoscenza che stimola curiosità e riveste importanza se si vuole studiare l'evoluzione della conoscenza nella formazione e nella ricerca universitaria.
Ciò è particolarmente vero nel caso della Facoltà di Farmacia che, nel tempo, ha subito una progressiva trasformazione culturale e scientifica tale da divenire radicale con l'armonizzazione dei suoi corsi di studio attraverso la normativa comunitaria.
Nata a Bologna nel 1859 la Scuola universitaria di Farmacia divenne facoltà nel 1932 dedicandosi quasi esclusivamente alla formazione del "farmacista" di officina, chimico e tecnologo preparatore dei farmaci, principalmente dedito alla farmacia come luogo della propria attività. La citata trasformazione ha oggi dotato questa "figura" di una valenza professionale molto ampia nel campo sanitario e con grandi responsabilità. Il farmacista ospedaliere e il farmacista laureato in Farmacia industriale (CTF) costituiscono, quindi, esempi di realtà lavorative moderne, innovative ed in linea con le direttive degli altri paesi dell'Unione Europea.