Oggetto specifico dell’accordo è il consolidamento del database ASFE dal punto di vista informatico e gestionale attraverso la ricerca e lo sviluppo di nuove applicazioni che favoriscano  l’interoperabilità dei dati e la messa a disposizione degli stessi in formati aperti in attuazione dei piani strategici della BUB e dell’Ateneo di Bologna, connessi all’implementazione di schemi Open Access.

Il database ASFE è un progetto scientifico ideato dal professore Gian Paolo Brizzi nel 1988 e prodotto sotto la sua direzione a partire dal 1999 grazie ai finanziamenti del Miur e dal 2017 di fondi messi a disposizione dal CISUI. Sviluppato inizialmente con l'obiettivo di censire la popolazione studentesca dell’Università di Bologna, il progetto si è progressivamente esteso allo studio della peregrinatio academica verso le principali istituzioni universitarie italiane durante i tre secoli dell’età moderna (1500-1800). Attualmente il database, liberamente interrogabile all’indirizzo web http://asfe.unibo.it/it, contiene oltre 160.000 registrazioni riferite a quasi 130.000 studenti di 17 università (Bologna, Catania, Cesena, Fano, Fermo, Ferrara, Macerata, Modena, Mondovì, Napoli, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Pisa, Sassari e Siena). Prossimamente saranno implementati i dati relativi ad altri 3 atenei (Pavia, Roma e Torino). Il progetto ASFE è tra i membri promotori dell’European Network on Digital Academic History denominato Heloise, al quale partecipano altri 12 progetti nazionali (Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo e Svizzera). Nelle giornate del 29-30 marzo prossime si svolgerà proprio a Bologna, seppure in modalità di conferenza virtuale via Teams, il Tenth Workshop di Heloise, intitolato L’Europa delle Università: contesti comuni e peculiarità locali attraverso l’esame delle fonti (origini - XX secolo).