Non tessere l'elogio al Maestro della scienza del Diritto e Filosofo della politica, ma parlare soprattutto alle nuove generazioni di Norberto Bobbio, maestro di libertà. Questo il filo conduttore del discorso con cui il Magnifico Rettore Roversi Monaco ha presentato al pubblico, convenuto nella Sala dell'VIII Centenario per il conferimento del dottorato ad honorem in Giurisprudenza, uno dei padri della tradizione liberaldemocratica. Seguendo l'ormai consueto cerimoniale, dopo gli interventi del professor Enrico Pattaro e del Preside della Facoltà di Giurisprudenza professor Roberto Bonini, nell'austera sala è risuonata la voce del Senatore che l'allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, volle nominare in riconoscimento degli altissimi meriti di cui all'art. 59 della Costituzione. Dopo aver ricordato Rodolfo Mondolfo, Felice Battaglia, Tito Carnacini e Walter Bigiavi, maestri e compagni negli anni delle grandi angosce e delle grandi speranze, Bobbio ha impostato la propria lezione dottorale sul tema «I Diritti umani e la storia». Kant e la Rivoluzione francese come spunto per affrontare le tematiche che da sempre gli sono care: la pace e la tolleranza.

 

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