All’origine si trattò di una piccola sezione che aveva sede al pianterreno del corpo centrale del Sant’Orsola e comprendeva due sale di corsia (una per maschi e una per femmine, dai 2 ai 12 anni), un laboratorio per ricerche cliniche e un’auletta didattica. Nel 1903 la direzione del reparto fu affidata a Carlo Comba, che, nell’ambito di una profonda riorganizzazione dell’assistenza infantile, dette l’avvio il 12 giugno 1909, alla costruzione, su progetto dell’ingegnere Leonida Bertolazzi, di un appropriato “Spedale pei Bambini”, con fondi a tal fine assegnati dal Comune di Bologna e dalla Camera di Commercio, oltre che per lascito testamentario della contessa Gozzadina Gozzadini Zucchini. I lavori continuarono anche con Giovanni Berti (1854-1920), incaricato dal 1911, per terminare nel 1914, ma l’Ospedale, articolato in 5 padiglioni (uno di servizi ambulatoriali e laboratori, biblioteca e scuola; uno per le malattie comuni di competenza medica e chirurgica; uno per difterici; uno riservato alle malattie contagiose; uno per le suore addette all’assistenza) entrò in funzione solo nel 1922, essendo stato requisito durante il conflitto dall’autorità militare.
[Bernabeo, Raffaele, A. (a cura di) Il Sant'Orsola di Bologna, 1592-1992, Bologna, Nuova Alfa, stampa 1992, p. 295, 296]