Con Legge 4 Settembre 1802 cessò la cattedra di Geografìa e Nautica e tutto il materiale (libri, carte ed istrumenti) passò alla Specola presso la nuova cattedra di Astronomia ed Ottica istituita da altra Legge di stessa data. (Con dispaccio del Ministro dell’interno 16 Maggio 1804 al Rettore dell’Università, venne permesso al Professore Canonico Landi di esercitare privatamente e gratuitamente le Lezioni di questa Cattedra). Le carte della Collezione del Rettorato, dopo aver avuto quale sede la Camera di Geografìa e Nautica, furono traslocate nella Specola Universitaria (Osservatorio Astronomico dell’Università) dove rimasero per molti anni del sec. XIX. Di questo soggiorno troviamo tracce in uno scritto del Lenzi del 1841, ma ben più ci documenta al proposito un Inventario manoscritto del materiale conservato nella Specola compilato nell’anno 1843. Dice il Lenzi: Debbesi alle premurose cure del defunto Professore Pietro Catturegli la conservazione dei molti modelli di bastimenti, navigli, e galere, che appartennero già all’antica scuola di Nautica e di Geografia, da esso lui raccolti, e posti nel terzo piano della torre; ai quali fanno corredo eccellenti tavole incise... ». Dalla descrizione che l’inventario del materiale della Specola fa del «Terzo piano ossia piano della Nautica» apprendiamo poi che nella «Sala grande», nella «Camera al Nord» ed in quella «al Nord-Est» si trovavano appese alle pareti tutte le Carte facenti parte della Collezione del Rettorato e descritte in questo volume, ad eccezione di quella delle Fortificazioni del Castello di Belgrado del Marangoni, ed inoltre quelle in parte già comprese nell’inventario del 1776 più volte citato e delle quali si ignora la sorte ed ancora altre cinque e precisamente: «la tavola nautica di tutta la terra, opera di Edmondo Halley», «il Mappamondo in due Emisferi pubblicato da G. de l’Isle», «la carta del teatro istorico dell’impero Romano pubblicato da G. de l’Isle», «la carta dell’America Settentrionale pubblicata dallo stesso autore» ed infine «la carta generale di tutta la Francia opera di P. Duval D’abbeville». Di queste pure non si è potuto avere più notizia. Nel 1896 passarono al Museo Civico e colà stettero sino al 1936 anno in cui fecero ritorno all’Università in occasione della sistemazione dell’attuale sede del Rettorato e furono poste nella sala che venne poi comunemente denominata Galleria delle Navi. Durante la guerra 1939-1945 subirono ripetuti spostamenti da una sala all’altra, proseguitisi anche dopo la fine del conflitto e tutto ciò influì in modo evidentemente nefasto sul loro stato di conservazione. Nel 1950, compiuta l’opera di restauro del salone che doveva di nuovo accogliere il Museo Storico dell’Università e ripristinato il medesimo, parte delle carte tornò nella Galleria delle Navi e parte fu distribuita nei corridoi degli Uffici dell’Amministrazione Universitaria. Finalmente nell’Aprile dello scorso anno 1958, per iniziativa del Magnifico Rettore prof. Gherardo Forni, sempre così sensibile al culto delle memorie del glorioso Ateneo che tanto degnamente regge e nel quadro generale del riordino e della catalogazione di tutte le collezioni conservate negli edifici universitari, tutte le carte furono sottoposte ad una operazione di restauro quanto mai opportuna e per alcune di esse addirittura non procrastinabile per una ulteriore conservazione. Il lavoro è stato eseguito con competenza e con amorosa cura dal Sig. Amedeo Rizzi, benemerito dipendente del Rettorato, che già aveva curato nel 1950 restauro e montaggio dei modelli delle navi e a cui si deve la conservazione delle due collezioni. Al termine del restauro tutte le carte sono state collocate nella Galleria delle Navi ove trovansi attualmente.
[Fabretti, P. (a cura di), La collezione delle antiche carte geografiche. Rizzi, A. (a cura di), Il Museo delle navi, Bologna, Tipografia Compositori, pref. [1959], p. 19-22]
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