BIANCONI GIOVANNI LUDOVICO
BIANCONI GIOVANNI LUDOVICO

BIANCONI GIOVANNI LUDOVICO

Data: XVIII sec.

Tecnica: Olio su tela.

Misure: 41X56 (54X68)

Inventario: 68

Collocazione: Rettorato

Citato in

  • Inventario 1934
  • Inventario 1964
  • Inventario Caronti 1872
  • Inventario 2002
  • Inventario 1994

Per approfondimenti

Dopo un primo periodo di formazione umanistica si interessa alla matematica, guidato da Eustachio Zanotti. A 19 anni si iscrive allo Studium, dove consegue la laurea in Filosofia e Medicina. Entrato nell’Istituto delle Scienze nel 1742, la sua bravura come medico e la traduzione del trattato di anatomia di Jacques Bénigne Winslow, Exposition anatomique de la structure du corps humain, attirano l’attenzione di papa Benedetto XIV e di Laura Bassi. La fama lo porta a diventare medico personale di Giuseppe Ignazio Filippo d’Assia-Darmstadt, langravio d’Assia-Darmstadt e principe vescovo d’Augusta. Durante la sua permanenza in Germania continua i propri studi e scrive un’opera intitolata Due lettere di fisica al sig. Marchese Scipione Maffei Condottiere d’armi della Repubblica di Venezia, pubblicata a Venezia nel 1746, in cui tratta di meccanica e acustica. Inoltre, fonda il Journal des Savans d’Italie, un periodico con il quale vuole divulgare in terra tedesca i risultati delle contemporanee ricerche scientifiche e letterarie italiane. Nel 1750, su raccomandazione di Benedetto XIV, diventa medico personale di Augusto III, elettore di Sassonia e re di Polonia, trasferendosi alla corte di Dresda; il sovrano gli affida inoltre il compito di reperire opere d’arte destinate alla Galleria cittadina. Terminata la guerra dei Sette Anni, e deceduto il principe ereditario Federico Cristiano, cui aveva prestato servizio alla morte di Augusto, nel 1763 decide di tornare in Italia. L’anno seguente, accettando l’incarico di ministro di Sassonia presso la Santa Sede, inizia a dedicarsi allo studio dell’arte e alla saggistica.